Un gruppo di stundenti del Liceo Scientifico, coordinato dalla Prof.ssa Michela Verde, si reca settimanalmente a prestare servizio presso la mensa gestita dai volontari della Comunità di S. Egidio.

Il problema del cibo è uno dei più drammatici problemi della povertà che paradossalmente riguarda anche le grandi città europee: è sempre più facile vedere persone che frugano nei cassonetti dell’immondizia per cercare cibo.

Dar da mangiare è un valore molto antico, diffuso in tutte le culture, perché ha un richiamo diretto al valore della vita. Lo scandalo dell’affamato resta un luogo decisivo per la coscienza cristiana a partire dalla parabola evangelica del ricco Epulone che banchettava lautamente mentre il povero Lazzaro giaceva alla sua porta. Lo stesso valore di dar da mangiare è radicato anche nella cultura ebraica e in quella islamica ed è connesso all’ospitalità.

Ma l’affamato interroga la coscienza di tutti, laici e credenti: non si può rinviare al domani chi ha un bisogno vitale perché non può aspettare. Questo è il cuore della cultura della solidarietà.

Da questa coscienza è nata la prima mensa a Roma. Successivamente sono state aperte le mense di Antwerpen (Belgio) e di Wurzburg (Germania). Anche a Mosca dal 1990, la mensa, nata per iniziativa di Alexander Ogorodnikov e sostenuta dalla Comunità ha accolto anziani poveri e persone senza dimora. Anche nelle carceri mozambicane e di altri paesi africani come nell’ospedale psichiatrico di Tirana in Albania, i membri della Comunità intervengono a favore delle persone ricoverate in queste strutture con aiuti alimentari e pasti caldi.

Nelle mense viene servito gratuitamente agli ospiti un pasto caldo e abbondante in un clima familiare e accogliente. Chi viene a mangiare non ha necessità di soddisfare solo il bisogno materiale di cibo, ma anche di ritrovare simpatia, rispetto e calore umano che spesso gli sono negati.

L’attenzione alla dignità e alla personalità di ognuno si esprime nella cura dell’ambiente, nell’atteggiamento cortese dei volontari che servono a tavola. Una particolare attenzione viene prestata al cibo: si tiene conto infatti delle abitudini alimentari degli ospiti nel rispetto della loro tradizione religiosa. In considerazione della presenza di musulmani per esempio non viene mai servita carne di maiale né si beve vino.

Il servizio è garantito da volontari che a titolo gratuito offrono il loro tempo libero per aiutare, anche nelle altre iniziative, queste persone in difficoltà.

A Roma la mensa di Via Dandolo ha ospitato dal 1988 quando è stata aperta, più di 100mila persone e sono stati serviti 2 milioni e duecentomila pasti. Ad Antwerpen alla mensa vengono serviti circa 150 pasti a giovani di strada e persone in difficoltà. A Wurzburg presso la mensa circa 50 persone, tra cui molti anziani soli, trovano compagnia e ristoro.

Per ulteriori informazioni sulla Comunità di S.Egidio visita il sito http://www.santegidio.org/.